Testimonianze famiglie affidatarie
Alex e Danuts sono entrati inaspettatamente e “rapidi” con tante domande reciproche e molte risposte approssimative da parte di entrambi[…]hanno reso piu’ ricchi noi, di curiosita’ per la loro storia e per il loro Paese, d’esperienza positiva d’amore, pur tra incertezze e timori.
La nostra speranza, in questa breve esperienza, è di averle dato degli stimoli positivi e trasmesso un po’ di quell’affetto che può dare una famiglia.Adesso, ci sentiamo quasi giornalmente per telefono, ed attendiamo la prossima estate.
L’esperienza di Affido con Codruta è stata pienamente soddisfacente e molto emozionante per la mia famiglia. Leonardo, nostro figlio di 10 anni, è entrato subito in confidenza con lei, al punto da cominciare a bisticciare quasi fossero da sempre fratello e sorella.
Per noi l’esperienza è stata molto positiva; siamo partiti con l’entusiasmo di aiutare una bambina e poi ci siamo resi conto nei giorni che anche lei tante volte aiutava noi con la sua diversa cultura e le sue esperienze raccontate. In questo periodo abbiamo riflettuto molto, ci siamo chiesti tante volte il perché di certe cose e il contatto quotidiano con lei ci ha aiutato a ridimensionare alcuni aspetti della nostra vita.
Non sempre l’esperienza è idilliaca o come ci si aspetta, è certamente impegnativa e molto intensa, ma è indubbiamente un’esperienza di crescita per tutti, in primo luogo per la famiglia che ospita, e (a detta della Direttrice del Centro di Sighet e delle psicologhe), è un seme, che se innaffiato con calore e amore crescerà dentro a questi bambini che spesso non hanno mai vissuto una vita in famiglia.
Quando Ileana è arrivata era spaurita e silenziosa; non parlava una parola d’italiano e veniva circondata di attenzioni alle quali rispondeva con cenni del capo. In una sola settimana ha preso confidenza e ha riempito il mese di luglio di allegria, entusiasmo e cose da fare. In certe occasioni non ha mancato di far valere i capricci e i turbamenti di una ragazzina.
E’ come inserire una nuova tessera in un puzzle già completo. Bisogna cambiare i rapporti senza preconcetti, bisogna avere il coraggio di ridisegnare i ruoli secondo le nuove esigenze. Il tutto finalizzato ad ottenere nuovamente un puzzle completo, equilibrato, armonico ma con una tessera in più.
Abbiamo ancora impresso nella mente l’incontro all’arrivo (dopo 25 ore di pullman) : un gran sorriso e un forte abbraccio… eravamo persone completamente estranee, ma lui si fidava di noi… dunque bisognava partire per questa nuova avventura con ottimismo! […]Un’esperienza intensa ed impegnativa… ma che gioia vedere i suoi occhi brillare di felicità per aver ricevuto un gesto affettuoso, per essere riuscito in qualcosa di nuovo o per aver superato qualche paura.
Riteniamo comunque che l’esperienza migliore e più gratificante per Cristina sia stata rappresentata dall’attenzione e la considerazione ricevuta da noi adulti. Con quanto stupore Cristina ci guardava osservare i suoi disegni o complimentarci con lei! Le bambine hanno anche avuto qualche piccolo momento di gelosia reciproca, del tutto comprensibile, che non ha loro impedito di affezionarsi reciprocamente.